CASE OPERAIE
Lungo via Cosulich, sono state edificate le case operaie con pianta ad “H”.
Questa tipologia edilizia, già presente nel villaggio operaio negli anni precedenti allo scoppio della prima guerra mondiale e ripresa da Dante Fornasir nel 1921, consta di 8 abitazioni (4 al piano terra e 4 al primo piano). Ciascuna era composta da cucina, due stanze da letto, servizi igienici ed uno spazio di distribuzione.
Gli edifici sono costituiti da due piani fuori terra a cui se ne aggiunge uno seminterrato L’edificio presenta alcuni dettagli tipici dell’architettura rurale: il tetto sporgente, le finestrelle rotonde praticate sui timpani, i ballatoi che servono il primo piano dell’edificio e che consentono l’accesso agli alloggi superiori. Ogni alloggio è indipendente e direttamente collegato al lotto di pertinenza.
VILLE PER DIRIGENTI E IMPIEGATI
Le due ville unifamiliari affiancate di Via Brindisi, n.1 sono proposte quale “esempio” per l’intera serie di edifici che occupano l’area compresa tra via Callisto Cosulich, via Rossini e viale Oscar Cosulich: Fornasir inventa sempre unità abitative in un eclettismo stilistico capace di comprendere “villini” dalla fisionomia nettamente moderna, o altri che arieggiano al gotico veneziano, o altri che risalgono al romanzo, e altri che si accostano al Rinascimento, che hanno la severità del castello turrito o l’eleganza del barocco francese.
Particolari sono i fregi decorativi sottotetto, in molti casi ormai poco visibili, ma ben documentati nelle immagini d’epoca.
L’edificio, presenta una superficie abitabile di 300 mq, è costituito da tre piani fuori terra ed un seminterrato; la forma planimetrica è rettangolare. La struttura portante è analoga a quella delle altre ville, mentre il tetto a spioventi è mascherato da un parapetto con archi trilobi.